Simone Tomirotti segnala questa notizia chiedendosi "cosa succederà in
Italia in questo ambito?"
Estonia - Un cyber-esercito contro i pirati della rete
Preoccupata dagli attacchi informatici alle sue istituzioni, l'Estonia ha
formato un'unità di cyber-soldati volontari, la Küberkaitseliit (Lega di
cyber-difesa, KKL), con l'obiettivo di proteggere il paese da nuove minacce,
scrive Rzeczpospolita. Primo cyber-esercito volontario del mondo, la KKL fa
parte del gruppo paramilitare estone Lega di difesa totale, e
nell'eventualità dello scoppio di una guerra verrebbe posta sotto l'autorità
militare. Per adesso è formata da 80 specialisti e ingegneri informatici che
si incontrano una volta alla settimana per sventare attacchi informatici
simulati. Leader nella diffusione dell'accesso a internet, l'Estonia è stata
"il primo paese al mondo a permettere il voto via web nelle elezioni
parlamentari. Per questo motivo un altro cyber-attacco potrebbe paralizzare
l'intera nazione", ha dichiarato al quotidiano polacco Vahur Made,
dell'Accademia diplomatica estone.
http://www.presseurop.eu/it/content/news-brief-cover/461991-un-cyber-esercit
o-contro-i-pirati-della-rete
Dal gruppo su LinkedIn del Clusit, Aldo Ceccarelli segnala un'analoga notizia questa volta dagli USA:
http://punto-informatico.it/3067360/PI/News/cybersicurezza-nsa-costruisce-fortezze.aspx?goback=%2Egde_54878_member_40284642
E infine, su theregister (segnalato dalla Forensic Focus newsletter, January 2011), un articolo dal titolo "Cyberwar hype is obscuring real security threats": troppa attenzione alla cyberwar che è improbabile e toglie energie alla prevenzione di minacce più probabili.
http://www.theregister.co.uk/2011/01/17/cyberwar_hype_oecd_study/
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