Il tema del BYOD (gli utenti aziendali che usano i propri strumenti informatici personali per svolgere attività lavorativa) mi ha sempre interessato. Venendo dai tempi in cui non era lecito usare gli strumenti aziendali per finalità personali, mi sorprende questa tendenza di volere usare gli strumenti personali per finalità aziendali.
Sempre più vedo manager (e non manager) compulsare la propria mail o scrivere documenti su tablet quasi sicuramente personali. Mi chiedo se abbiano configurato una password di accesso (dubito, vista la velocità con cui rispondono alle telefonate), se i dati siano cifrati, eccetera.
IBM, tra gli altri, propone una sua soluzione:
- http://www.bitmat.it/articolo.php?aId=0000091292&cId=46&cpId=20&n=IBM%2Bpropone%2Bun%2Bnuovo%2Bsoftware%2Bper%2Bi%2Bdispositivi%2Bmobili%2Bsul%2Bluogo%2Bdi%2Blavoro
Non voglio fare pubblicità a IBM o ad altri, ma questo è un argomento che seguo da dicembre 2010 (http://blog.cesaregallotti.it/2010/12/lasciatemi-il-mio-pc.html), ho visto questa segnalazione nel gruppo Clusit di LinkedIn, in questi 14 mesi ho visto crescere veramente il fenomeno e ho colto l'occasione per ribadirlo.
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