venerdì 27 marzo 2015

Accesso ai pc per antiterrorismo

In questi giorni c'è dibattito in merito al "provvedimento antiterrorismo". E' bene ricordare che si tratta ancora di una bozza di Decreto Legge non ancora approvata.

In poche parole: il decreto consentirebbe "l'intercettazione del flusso di comunicazioni anche attraverso l'impiego di strumenti o programmi informatici per l'acquisizione da remoto delle comunicazioni e dei dati presenti in un sistema informatico. In pratica, anche per ragioni non legate all'antiterrorismo, le Forze dell'ordine sarebbero autorizzate a installare malware sui pc a scopi di intercettazione.

Il problema è quindi che si introdurrebbero misure di indagine, nascondendole dietro l'anti terrorismo.

Per saperne di più, segnalo un articolo del Corriere della Sera e un post del deputato Stefano Quintarelli:
- http://www.corriere.it/cronache/15_marzo_25/decreto-antiterrorismo-polizia-p
otra-accedere-pc-italiani-66eea4e2-d319-11e4-9209-9dd80f8535a2.shtml
;
- http://stefanoquintarelli.tumblr.com/post/114529278225/una-svista-rilevante-
nel-provvedimento
.

Pochi giorni dopo la notizia, il Governo ha fatto marcia indietro:
- http://www.corriere.it/politica/15_marzo_26/renzi-stralcia-antiterrorismo-no
rme-computer-3e07c838-d3a5-11e4-9231-aa2c4d8b5ec3.shtml


Materia certamente da seguire, che permette di riflettere sul livello di libertà che siamo disposti a perdere per essere più sicuri.

Grazie alla mailing list dei "perfezionisti" per la notizia.

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