L'UE e gli USA si sono accordati sul nuovo Safe Harbour, rinominato Privacy Shield (notizia e link dal SANS NewsBites):
- http://www.scmagazine.com/privacy-shield-is-here-now-orgs-lawmakers-must-take-action/article/471452/;
- https://www.washingtonpost.com/news/the-switch/wp/2016/02/02/the-massive-new-privacy-deal-between-u-s-and-europe-explained/;
- http://www.darkreading.com/cloud/eu-us-agree-on-new-data-transfer-pact-but-will-it-hold/d/d-id/1324150.
Deve essere ancora approvato dagli Stati membri e quindi non si sa ancora come andrà a finire.
Io continuo a pensare che si dovrebbe puntare a contratti o regole di gruppo suggerite dalla UE e che ho illustrato in altro post (http://blog.cesaregallotti.it/2015/11/guida-della-commissione-europea-per-il.html). È anche vero che i contratti stipulati dai grandi fornitori IT degli USA sono spesso carenti e quindi i loro clienti dovrebbero prestarci più attenzione, a prescindere dall'entrata in vigore del nuovo accordo.
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