Alla fine di questo caldo luglio italiano, il Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Consulenti del lavoro hanno pubblicato una circolare sul "Ruolo del Consulente del Lavoro" nei termini del GDPR:
- http://www.consulentidellavoro.gov.it/index.php/component/k2/item/911-circolare-cncl-del-23-luglio-2018-n-1150.
In sostanza la circolare dice che il consulente del lavoro dovrebbe essere inteso come "contitolare" (che loro scrivono come "co-titolare").
In tanti ne hanno scritto. Io penso che il commento più in sintonia con il mio sentire l'ha scritto Davide Foresti su LinkedIn:
- https://www.linkedin.com/pulse/lordine-dei-consulenti-del-lavoro-e-il-falso-problema-davide-foresti.
Io ho avuto a che fare con consulenti del lavoro che vogliono essere titolari (e però il contratto lo hanno con l'azienda che gli trasferisce i dati personali e che pertanto deve specificare le condizioni nel contratto), altri che accettano il ruolo di responsabile (con relativo contratto). A mio avviso, purché il contratto riporti le clausole, il resto mi ricorda il dibattito sulla natura della luce (ossia incomprensibile, se non che la soluzione è impossibile nei termini posti).
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