Sull'uso delle telecamere, recentemente sono arrivate due notizie.
La prima la fornisco in modo molto sintetico perché non ho molto di più. Però dal titolo si capisce molto: "La violazione della disciplina privacy non è motivo di inutilizzabilità delle videoriprese nel processo penale".
- https://www.forensicsgroup.eu/2019/10/la-violazione-della-disciplina-a-tutela-della-privacy-non-puo-costituire-uno-sbarramento-rispetto-alle-preminenti-esigenze-del-processo-penale/.
La seconda è invece un intervento del nostro Garante su una sentenza della Corte di Strasburgo. Il comunicato "Telecamere sul luogo di lavoro: dichiarazione di Antonello Soro, Presidente del Garante per la privacy, su sentenza Corte di Strasburgo":
- https://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9164334.
Mi pare che si possa sempre ritrovare il rispetto del principio di proporzionalità (ossia installazione sulla base di sospetti circostanziati, tempo e area limitati, mancanza di alternative per dimostrare l'evento). Copio e incollo: La videosorveglianza occulta è, dunque, ammessa solo in quanto extrema ratio, a fronte di "gravi illeciti" e con modalità spazio-temporali tali da limitare al massimo l'incidenza del controllo sul lavoratore. Non può dunque diventare una prassi ordinaria.
Nessun commento:
Posta un commento