lunedì 15 marzo 2021

Sulle sanzioni del Garante

Pierfrancesco Maistrello mi ha segnalato questo intervento di Guido Scorza, membro del Garante privacy:
- https://www.youtube.com/watch?v=LEv1Z_IBk1k.

Me lo ha segnalato soprattutto perché dice che l'Italia è il paese UE con le sanzioni più alte e, contemporaneamente, quello con meno notifiche di violazioni. L'analisi è che i titolari si astengono dal notificare, pensando di farla franca. Questo però comporta che l'autorità sia costretta, in molti casi, a scavare per recuperare informazioni, cosa che comporta il reperimento di una bella quantità di informazioni non sempre a vantaggio del titolare.

Di fatto, senza dirlo palesemente, suggerisce a tutti di essere onesti in ciò che si notifica, tenendo conto che spesso loro sono informati ("dai giornali, ma anche via whatsapp…") di certe situazioni.

Io però dico che forse si potrebbe ragionare in altro modo, ossia che proprio le sanzioni elevate (più elevate che negli altri Paesi) sconsigliano ai titolari di segnalare le violazioni, tanto più che, come ho già segnalato in precedenza, i provvedimenti di sanzione fanno emergere un approccio basato sul principio "se c'è stata violazione, vuol dire che le misure non sono adeguate e quindi sei in difetto".

Io ovviamente non ho tutti i dati e forse i provvedimenti non chiariscono tutte le analisi fatte e forse il rapporto tra causa ed effetto (ossia che le mancate violazioni portano a sanzioni più elevate) è proprio quello indicato da Scorza e non viceversa (ossia che le sanzioni elevati portano a meno sanzioni). Però il dubbio mi rimane.

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