Glauco Rampogna (un Idraulico della privacy) mi ha segnalato la
pubblicazione degli atti per qualificare i servizi cloud delle PA:
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https://innovazione.gov.it/notizie/articoli/cloud-pa-online-gli-atti-per-classificare-dati-e-servizi-e-qualificare-i-servizi/.
Provo a fare un brevissimo riassunto (attenzione che il titolo della pagina
è leggermente fuorviante, visto che parla di classificazione, che si trova
in altri documenti, e non cita il cloud).
Un documento riguarda la predisposizione dell'elenco e della classificazione
di dati e di servizi delle PA e prevede un questionario. Non so come
accedere al questionario e immagino sia a disposizione solo delle PA.
Un altro documento riporta, nell'allegato A2, i "livelli minimi di
sicurezza" per i servizi cloud delle PA. Mi sembra molto interessante e
credo, come ho già detto altrove, che sia utile confrontarsi con questi criteri anche se non si erogano servizi cloud per le PA.
Nello stesso documento è presente un Allegato B2, con riportate le
"caratteristiche di qualità, sicurezza, performance, scalabilità,
interoperabilità e portabilità dei servizi cloud per la PA".
Il tutto serve per poi classificare i servizi cloud e le infrastrutture
cloud per la PA.
I documenti fanno spesso riferimento al "Regolamento", ossia al
""Regolamento recante i livelli minimi di sicurezza, capacità elaborativa,
risparmio energetico e affidabilità delle infrastrutture digitali per la PA
e le caratteristiche di qualità, sicurezza, performance e scalabilità,
portabilità dei servizi cloud per la pubblica amministrazione, le modalità
di migrazione, nonché le modalità di qualificazione dei servizi cloud per la
pubblica amministrazione". Il nome è in effetti un po' lungo e non aiuta.
Comunque si trova qui:
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https://trasparenza.agid.gov.it/archivio28_provvedimenti-amministrativi_0_12
3065_725_1.html.
In esso sono riportati criteri di classificazione dei dati e dei servizi
digitali (articolo 3, comma 3). Purtroppo mi erano sfuggiti a dicembre, ma
li trovo interessanti perché, in sostanza, prevedono una classificazione
molto semplice in 3 livelli e non prevede etichettatura. Mi viene da pensare
che potrebbero essere usati come base di partenza per la classificazione (e
la non-etichettatura) anche dalle organizzazioni non della PA.
Una nota di demerito: gli allegati che ho richiamato sopra sono in un pdf
che non permette né la ricerca né il copia-incolla. Spero che, in un'ottica
di miglioramento generale della sicurezza, vengano presto messi a
disposizione in un altro formato.
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