Qualche giorno fa avevo scritto un commento su LinkedIn, rispondendo a un post, più pertinente la sicurezza informatica e in generale la digitalizzazione, di Antonio Ieranò.
Dicevo che la scuola che esce dalle mie competenze professionali, ma rientra in quelle di genitore e mi lamentavo di alcune cose che riporto qui di seguito:
- sembra che abbiano eliminato i programmi statali; quindi i professori seguono i "programmi dei libri" (pompati di pagine per l'avidità degli editori);
- questi programmi sono anche compressi perché l'orario alle medie è sempre di 30 ore dagli Ottanta ad oggi, ma oggi c'è una materia inutile (la seconda lingua, fatta male anche perché spessissimo non ripresa alle superiori) e quindi 2 ore in meno per altre;
- il MIUR chiede di dare almeno 3 voti ad alunno per materia; non chiedetemi il riferimento normativo, ma so che mio figlio ha 14 materie e dovrebbe avere 42 voti, mentre nel secondo quadrimestre dello scorso AS ne aveva 80 (posto che non dovrebbe avere più verifiche lo stesso giorno e i giorni di scuola sono 200 e quindi il secondo quadrimestre dovrebbe essere di 100 giorni, calcolo che ha avuto una verifica scritta o orale quasi ogni giorno);
- molti genitori e docenti pensano che più verifiche (magari a sorpresa) fanno imparare di più e spronino i ragazzi (leggere Lucangeli per capire la sciocchezza).
Questo fa sì che i professori diventano ansiosi perché hanno tanta roba da fare, con il risultato che anche i ragazzi vanno in ansia. Oltre a ciò, i professori non sono attrezzati a tenere calma una classe. Oltre a correre, danno note, votacci e verifiche a sorpresa, ma ciò non fa che accrescere il disagio, per ovvi motivi, mentre per ridurre i problemi bisogna assicurare ritmo tranquillo e prevedibilità.
Ed ecco che i ragazzi con qualche problema a monte, fanno ancora più fatica a studiare e imparare.
Non so perché, ma trovo che, quando parlo con gli altri genitori di queste cose, il gruppo è più numeroso di mamme che di papà, soprattutto quando il caso personale rientra tra i "fragili". Peccato, perché mi accorgo sempre più quanto sia importante l'interessamento di ambedue i genitori.
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