mercoledì 23 maggio 2018

GDPR: qualche orrore (continuazione 01)

Dopo il mio post dal titolo "GDPR: qualche orrore" (http://blog.cesaregallotti.it/2018/05/gdpr-qualche-orrore.html), altri mi hanno segnalato delle chicche.

La prima è stata Miriam Carmassi (grazie!) direttamente sul mio blog: "tra gli orrori...dare data certa al registro dei trattamenti e al resto della documentazione predisposta mediante autoinvio per posta ordinaria... gli orrori del passato ritornano questa volta in nome del principio dell'accountability".

Aggiungo che io tutta questa accountability che permea il GDPR non la vedo. Il termine è usato solo una volta, ma la frase "l'accountability permea il  GDPR" è ormai diventata un classico. Le responsabilità erano comunque stabilite prima (anche se il termine "accountability" non appariva) e sono stabilite adesso e sono comunque materia importante.

Ultimo aggiornamento: un mio cliente (per un lavoro non correlato al GDPR, per il quale aveva già trovato un consulente) mi ha inviato via email, in quanto fornitore, un'informativa con richiesta di ritornare firmata. Come rendere dannoso un adempimento già non utile.

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