martedì 25 febbraio 2020

Successo e insuccesso

Mia sorella scrive di coaching e non sempre riesco a capire l'ambito del suo lavoro. Però molte cose di cui scrive mi incuriosiscono. Questa volta segnalo quindi un articolo di Anna Gallotti e Selika Cerofolini dal titolo "2020: è tempo per una nuova definizione di successo". Credo che non sia pubblicato da qualche parte pubblica.

Provo a mandare questi due link:
- prima parte:
http://share-coach.benchurl.com/c/v?e=F8AD48&c=98BAC&t=0&l=3ADF5DA4&email=Hu
T9fCkN5V9LzXF31Fidn0kDNvJcItyC5mrjfCIPaW83Ih4P1WxctQ%3D%3D
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- seconda parte:
http://share-coach.benchurl.com/c/v?e=FD7327&c=98BAC&t=0&l=3ADF5DA4&email=Hu
T9fCkN5V9LzXF31Fidn0kDNvJcItyC5mrjfCIPaW83Ih4P1WxctQ%3D%3D
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Innanzi tutto bisogna considerare che il successo è un mito moderno. Viviamo nell'"illusione della meritocrazia", per citare il filosofo Alain de Botton, dove non solo riteniamo che le possibilità di scalare la vetta siano infinite, ma anche che, poiché è possibile, dobbiamo farlo, nel modo in cui ci dicono di farlo.

Però nessuno può avere successo in tutto, e sicuramente non sempre, indipendentemente da ciò che ci dicono. Il tempo per la famiglia paga spesso il prezzo di una carriera brillante ad esempio, ed è difficile essere popolari mantenendo una incrollabile integrità. La buona notizia è che possiamo scegliere quali sono le nostre priorità.

L'articolo dice altre cose interessanti. Per quanto riguarda gli argomenti di cui mi occupo, possiamo trarre questa sintetica lezione (se già non l'avessimo presa da altre parti): non si può avere la sicurezza perfetta, la qualità perfetta, la privacy perfetta, eccetera. Dobbiamo toglierci queste illusioni e decidere quali sono le priorità.

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