In questo periodo sono state riportate sui giornali alcune considerazioni
sulla privacy che appesantisce o rallenta processi importanti. In
particolare, personaggi anche molto autorevoli e attenti hanno criticato il provvedimento del Garante sull'AppIO, il cui uso è previsto per il
certificato vaccinale.
Allora ho letto il Provvedimento del 9 giugno 2021 che è qui:
- https://www.gpdp.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9668051.
Dalla lettura ho visto che il Garante aveva chiesto quattro cose:
- informare gli utenti sulle notifiche push e sui relativi trattamenti;
- permettere agli utenti di decidere se ricevere o meno notifiche push
(evitando però che siano attive di default);
- permettere agli utenti di decidere se attivare o meno i 12 mila servizi
disponibili (evitando che siano attivi di default);
- garantire la correttezza dei trattamenti in occasione dei trasferimenti a
Microsoft, Google (per tracciamenti e attività analitiche), Instabug e
Mixpanel (per analisi dei comportamenti degli utenti sull'app).
A me viene da pensare che la polemica è fuori luogo, visto che si tratta di
adempimenti di base, a cui un soggetto pubblico per primo dovrebbe prestare
attenzione. Tra l'altro si tratta spesso e volentieri di richieste per
evitare che gli utenti siano sommersi da notifiche non richieste, che la
batteria dell'apparecchio si esaurisca perché sono attive cose inutili o non
richieste e per ridurre il potere dei giganti di Internet nei nostri confronti. Vi pare poco? Certamente è più importante garantire la diffusione
del vaccino, ma chi lo promuove non dovrebbe dimenticare anche altri
aspetti.
Aggiungerei poi che si sta parlando di un'applicazione per "monitorare" il
COVID. Visto l'insuccesso della app Immuni, non credo proprio che il ritardo
(minimale, tra l'altro, visto che il tutto è stato chiuso 10 giorni dopo)
dovuto alle richieste del Garante sarà quello che ne determinerà o meno il
successo. Ricordo che l'insuccesso di Immuni fu dovuto anche ai timori
relativi alle possibili violazioni in materia di privacy (fino ad arrivare a
teorie cospiratorie) e quindi penso che questo atteggiamento verso le richieste del Garante sia proprio quello che non ci vuole per promuovere
l'AppIO.
Ringrazio Pierfrancesco Maistrello per avermi confermato che il Garante
aveva contestato proprio i punti sopra elencati (avendo letto le polemiche
ero molto stupito che i problemi fossero solo quelli).
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