Marco Fabbrini di Bureau Veritas mi ha segnalato un articolo interessante dal titolo "Allarme negli ospedali, dispositivi medici mandano dati dei pazienti in Cina": https://www.tomshw.it/hardware/allarme-negli-ospedali-dispositivi-medici-mandano-dati-dei-pazienti-in-cina-2025-01-31.
L'avviso originale della CISA è questo: https://www.cisa.gov/resources-tools/resources/contec-cms8000-contains-backdoor.
Mi pare interessante anche il commento di Marco, che si occupa da oltre 13 anni di marcatura CE di dispositivi medici: "la cybersecurity è ormai un problema serissimo in questo campo e la nostra analisi ai fini della marcatura CE non avrebbe mai e poi mai trovato questa "cosuccia". Forse facendo dei vulnerability assessment e penetration test durante un uso intenso del dispositivo un buon laboratorio avrebbe potuto vedere qualcosa, ma i cinesi sono stati furbi ad usare la porta tipicamente usata per la trasmissione HL7 in ambito sanitario.... e poi i laboratori li paga il fabbricante stesso e un report arriva prima in mano a lui".
Questo mi fa ripensare alla mia denuncia sulla "sicurezza di carta", di cui sono vittime anche le marcature CE: tante check list, tante analisi documentali, mentre forse si potrebbero ridurre in favore di VA-PT più tecnologici.