mercoledì 27 marzo 2024

Webinar (concluso) "Direttiva NIS2: la scadenza si avvicina."

Il 26 marzo ho partecipato al Webinar "Direttiva NIS2: la scadenza si avvicina…": https://www.csipiemonte.it/it/webinar_direttivaNIS2.

Il webinar è stato organizzato dal CSI Piemonte, che ringrazio molto.

Nella pagina trovate, oltre alla mia presentazione, quelle di Valentina Frediani e Federico Lucia.

martedì 26 marzo 2024

Nuove versioni degli standard per i cambiamenti climatici - Un mio approfondimento

In post precedenti avevo segnalato gli Amendment agli standard ISO sui sistemi di gestione per introdurre la questione relativa ai cambiamenti climatici. Avevo espresso perplessità, non tanto sul tema in sé (che mi trova assolutamente attento e preoccupato), ma sulle modalità.

Il punto è la pertinenza: per molti standard, per esempio la ISO/IEC 27001, la questione relativa ai cambiamenti climatici non è pertinente. Per questo, a mio parere, andava evitata e cerco di approfondire con tre argomentazioni.

La prima riguarda l'atomicità e il fatto che uno standard dovrebbe affrontare una questione e non tante. Questo è noto a chiunque si occupa di risolvere problemi e sa che vanno ridotti in problemi specifici per poter essere risolti, se no si crea confusione. Gli standard relativi ai sistemi di gestione nascono non per essere totali, ma, giustamente, per affrontare una specifica questione (la qualità, l'ambiente, la sicurezza delle informazioni, la corruzione, la gestione dei servizi, la privacy, eccetera). Questo amendment, invece, va contro questo principio.

La seconda riguarda le competenze: io conosco la sicurezza delle informazioni, non le tecniche di controllo del clima. Per questo motivo, non posso occuparmene neanche come auditor. Già è difficile trovare consulenti e auditor preparati su disciplina, settore e tipo di organizzazione, figuriamoci trovarne adeguatamente preparati e con le giuste modalità di relazione su altri argomenti. Purtroppo gli esempi sono tanti (e abbiamo visto i danni fatti da consulenti e auditor che hanno voluto discutere di direzione generale di un'impresa, di direzione strategica, di controllo nelle PMI).

La terza è che, dopo questo amendment, anche altri dovrebbero essere considerati, tra cui: la parità di genere, la responsabilità sociale, la parità di opportunità a prescindere dalle origini, la sostenibilità economica.

Aggiungo che, proprio per questi motivi, gli auditor sono invitati a non ampliare il proprio mandato oltre alla disciplina per cui sono chiamati a operare. Faccio un esempio: se, in un audit del sistema di gestione per la sicurezza delle informazioni, dovessi rilevare che l'organizzazione non separa i rifiuti, non dovrei segnalare alcuna non conformità.

Concludo dicendo che su questo argomento, nell'ambito delle materie che seguo, come consulente e auditor, mi limiterò a raccogliere le indicazioni delle organizzazioni per le quali lavoro e a indicare loro, informalmente, esperienze viste in altre organizzazioni.

sabato 23 marzo 2024

Nuove versioni degli standard per i cambiamenti climatici - Due articoli

Avevo scritto brevemente degli Amendment degli standard ISO relativi ai sistemi di gestione (ISO 9001, ISO/IEC 27001, ISO/IEC 20000-1, ISO 22301, eccetera) che richiedono di considerare i cambiamenti climatici. Avevo già espresso le mie preplessità (https://blog.cesaregallotti.it/2024/03/nuove-versioni-degli-standard-per-i.html).

Sono usciti due articoli molto approfonditi su questo tema. Il primo, di Nicola Nuti e Monica Perego, ha titolo “Ambiente, il nuovo Annex SL sui sistemi di gestione ISO: cosa devono fare le aziende”: https://www.agendadigitale.eu/smart-city/climate-change-liso-aggiorna-le-norme-sui-sistemi-di-gestione-cosa-devono-fare-le-aziende/.

Il secondo, di Davide Foresti e Monica Perego, ha titolo “ISO/IEC 27001, nuovi requisiti sul climate change: cosa implicano per la sicurezza delle informazioni”: https://www.cybersecurity360.it/soluzioni-aziendali/iso-iec-27001-nuovi-requisiti-sul-climate-change-cosa-implicano-per-la-sicurezza-delle-informazioni/.

Penso che si debba stare attenti alla pertinenza dei cambiamenti climatici su alcuni sistemi di gestione. Mi spiego: usare data center attenti al risparmio energetico è cosa ecomiabile, ma la scelta non è pertinete alla sicurezza delle informazioni. Quindi, promuoviamo l’attenzione a questi temi, ma stiamo attenti a non farli diventare indigesti o un altro adempimento formale e non pratico.

Patch di Windows Server può causare problemi

Dal SANS Newsbytes, segnalo un articolo dal titolo "Microsoft confirms Windows Server issue behind domain controller crashes ": https://www.bleepingcomputer.com/news/microsoft/microsoft-confirms-windows-server-issue-behind-domain-controller-crashes.

Quindi, in breve, una patch per Windows server 2022, 2019, 2016 e 2012 R2 può causare interruzioni.

Così ricordiamo due lezioni:

1- il tempo di installazione delle patch va bilanciato con la possibilità che queste possano introdurre problemi;

2- andrebbero fatti test prima di installare le patch in ambiente di produzione.

giovedì 21 marzo 2024

Note sulla NIS 2 (errata corrige)

Avevo scritto dei miei appunti sulla NIS 2. Si trovano sul mio blog (https://blog.cesaregallotti.it/2024/03/note-sulla-nis2.html) e sul mio sito in italiano (https://www.cesaregallotti.it/Pubblicazioni.html) e inglese (https://www.cesaregallotti.it/English_essays.html).

Giancarlo Caroti di Neumus mi ha segnalato che avevo scritto che la NIS 2 non è applicabile alle piccole-medie imprese, visto che comincia ad essere applicabile alle aziende con più di 50 addetti. Sbagliavo, perché la Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione europea definisce come medie le imprese che hanno tra i 50 e i 250 addetti.

Quindi ho corretto, spero senza aggiungere altri errori.

Ringrazio Giancarlo, anche se mi ha fatto lavorare.

Gli uomini possono fare tutto (marzo 2024)

Iniziai questa rubrica esattamente un anno fa e mi sembrò di aver individuato un punto di vista originale sulla discriminazione di genere.

Ma ecco cosa scriveva Bianca Pitzorno nel 1979 in "Extraterrestre alla pari": "Saremo veramente liberi, noi terrestri, non tanto quando le donne diventeranno minatori o guidatori di locomotive, ma quando gli uomini si stireranno le camicie, ricameranno, cucineranno e accudiranno con piacere ai propri bambini".

mercoledì 20 marzo 2024

Telemarketing, Garante privacy: al via il Codice di condotta.

Il Garante privacy approva il Codice di condotta relativo alle attività di telemarketing: https://www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9993833.

Iniziativa a mio parere importantissima e lodevolissima. Purtroppo non fermerà i pirati del telemarketing, ma sarà un valido punto di riferimento per chi vuole lavorare correttamente.

Ristoranti McDonald's chiusi per problemi IT

Articolo "McDonald's: Global outage was caused by configuration change": https://www.bleepingcomputer.com/news/technology/mcdonalds-global-outage-was-caused-by-configuration-change.

Due cose il titolo non dice:

- l'errore è dovuto a un errore di un fornitore (non a un attacco);

- l'incidente ha fatto chiudere alcuni ristoranti per tutta la giornata.

Così ripassiamo le lezioni (sempre utile):

- la sicurezza (ciber- e delle informazioni) non riguarda solo gli attacchi volontari da parte di malintenzionati, ma anche gli errori e i guasti;

- la sicurezza delle informazioni è parte integrante dell'affidabilità e della qualità dei servizi;

- i fornitori sono vettori di attacco (volontario o involontario) e quindi vanno controllati.

Rivista digitale Digeat e articolo sulle password a cui ho collaborato

Segnalo l'uscita della nuova rivista digitale Digeat. Il n.1 è online: www.digeat.info.

C'è anche un articolo scritto principalmente da Stefano Ramacciotti (io ho fatto poco più della correzione di bozze): "La modifica periodica delle password: come affrontare professionalmente un argomento tecnico": https://digeat.info/articolo-rivista/la-modifica-periodica-delle-password-come-affrontare-professionalmente-un-argomento-tecnico/. Lo raccomando.

domenica 17 marzo 2024

ENISA Telecom security incidents 2022

Franco Vincenzo Ferrari mi ha segnalato la pubblicazione, il 14 marzo 2024, del rapporto ENISA "Telecom security incidents 2022": https://www.enisa.europa.eu/publications/telecom-security-incidents-2022.

Il totale di incidenti segnalato è basso: 155.

Interessante notare che solo il 6% è dovuto ad azioni malevole, il resto è dovuto a guasti (72%), errori umani (15%) e fenomeni naturali (6%).

Questo non vuol dire che si debbano ignorare gli attacchi intenzionali, ma che la sicurezza riguarda anche (e forse soprattutto) la prevenzione degli errori e il controllo di guasti ed eventi naturali, spesso sottovalutati forse perché non richiamano battaglie all'ultimo bit o situazioni da film d'avventura. Da non dimenticare comunque che ogni rete è oggetto di più scansioni ogni giorno (ma questo dato non si trova in questo rapporto di ENISA e, anzi, chiedo dove ritrovarlo perché il mio riferimento risale ai primi anni 2000).

 

 

eIDAS 2.0

eIDAS 2.0 non è stato ancora approvato in modo definitivo, ma si può pensare che il testo sia quello. Per questo Franco Vincenzo Ferrari mi ha segnalato un articolo di Giovanni Manca dal titolo "eIDAS 2.0: tutte le novità": https://www.forumpa.it/pa-digitale/eidas-2-0-tutte-le-novita/.

Ringrazio e ne raccomando la lettura.

Approvato l'AI Act europeo

Negli ultimi mesi sono girate tante notizie sull'AI Act,, però prima che fosse approvato.

Il 13 marzo è stato approvato dal Parlamento Europeo. Io non ne parlo direttamente e preferisco indirizzare a Guerre di rete: https://guerredirete.substack.com/p/guerre-di-rete-ai-act-infine.

Ovviamente ci sono tantissimi altri articoli che ne parlano. Io per ora mi fermo qui.

venerdì 15 marzo 2024

Repository VERA su GitHub

Tanti mi segnalano variazioni a VERA o mi raccomandano aggiunte e modifiche. Io cerco di mantenere il file nel modo più semplice possibile e ho deciso di pubblicarlo su GitHub: https://github.com/CesareGallotti/VERA.

In questo modo, mi sarà forse più facile caricare gli aggiornamenti e chiunque potrà creare un fork per presentare la propria variazione (o forse lo farò io stesso).

Ogni suggerimento sull'uso di GitHub sarà gradito. Se qualcuno vorrà proporre alternative, le prenderò in considerazione (almeno finché non ci saranno fork).

Per intanto, ho caricato il VERA 7.3 (l'ultima versione con qualche correzione) in italiano e inglese e il manuale in italiano e in inglese.

Note sulla NIS2

Miei appunti e riflessioni sulla NIS2. In molti mi hanno chiesto cosa ne so e cosa ne penso, quindi pubblico tutto quello che ne so e ne penso.

Si trova sul mio file "I miei appunti sulla NIS2" scaricabile da qui: https://www.cesaregallotti.it/Pubblicazioni.html.

Due parole sulla NIS 2

NIS 2 (Direttiva UE 2022/2055) entrata in vigore il 17 gennaio 2023. 

NIS2 dovrà essere recepita entro ottobre 2024.

  • Aumentano i soggetti.
  • Richiede un’analisi dei rischi.
  • Le misure dovrebbero essere adeguate al contesto, considerando quindi anche la capacità di spesa.

Soggetti a cui si applica la NIS2

L’applicabilità dipende dai settori e dalla dimensione (più di 50 addetti e giro d’affari superiore ai 10 milioni di Euro; escludendo quindi le piccole) dell’organizzazione. La NIS2 è applicabile quindi a: 

  • soggetti essenziali (essential entities);
  • soggetti importanti (important entities).

La differenza pratica riguarda i controlli e le sanzioni.

La NIS2 coinvolge più aziende rispetto al PNCS.

Con la NIS 2 le entità dovranno riconoscersi come soggetti che devono applicare la NIS 2, non è più l’autorità che le designa come tali. E’ previsto che le entità si registrino secondo regole che saranno fornite.

Sulla base delle registrazioni, entro il 17 aprile 2025, gli Stati membri creano un elenco dei soggetti essenziali e importanti e dei soggetti che forniscono servizi di registrazione dei nomi di dominio.

Lo schema seguente si trova sul sito https://ccb.belgium.be/en/nis-2-directive-what-does-it-mean-my-organization.

Rientreranno nel perimetro di applicazione anche i soggetti definiti “critici” dalla Direttiva (UE) 2022/2557, meglio nota come Direttiva CER.

Ulteriori soggetti potrebbero essere aggiunti dalla normativa nazionale.

Valutazione del rischio

NIS2 è multirischio: logico, fisico, governo, lock in tecnologico, utilities. E considera l’impatto “sociale ed economico” e richiede un “livello appropriato” di sicurezza.

Il Belgio mette a disposizione un approccio piuttosto semplice (ma non capisco bene come funziona): https://ccb.belgium.be/en/choosing-right-cyber-fundamentals-assurance-level-your-organisation.

Interessante la tabella degli impatti, perché forse potrebbe essere riutilizzata per identificare gli incidenti significativi (vedere sotto).

Gli Orientamenti della Commissione del 13.9.2023 indicano di considerare le seguenti minacce, sempre in una logica di multirischio:

  • sabotaggi,
  • furti,
  • incendi,
  • inondazioni,
  • problemi di telecomunicazione,
  • problemi di interruzioni di corrente,
  • qualsiasi accesso fisico non autorizzato in grado di compromettere la disponibilità, l'autenticità, l'integrità o la riservatezza dei dati conservati, trasmessi o elaborati o dei servizi offerti da tali sistemi informativi e di rete o accessibili attraverso di essi,
  • guasti del sistema,
  • errori umani,
  • azioni malevole, fenomeni naturali.

Commento

L’auspicio è che, se saranno date indicazioni su come condurre una valutazione del rischio, non venga riproposto il modello formale, ma non utile, basato su asset, minacce e vulnerabilità, ma invece un modello, come poi si vede negli Orientamenti, basato sugli eventi, per cui non è utile avere un dettaglio di tutti gli asset a questo scopo (è invece necessario per attività operative).

Misure di sicurezza

La Direttiva identifica (articolo 21 paragrafo 2) le misure di gestione del rischio, ossia:

  1. Politiche di analisi dei rischi e della sicurezza dei sistemi informatici
  2. Sistemi di gestione degli incidenti
  3. Soluzioni di business continuity capaci di garantire la continuità operativa e la gestione della crisi, dai backup al disaster recovery
  4. Misure di sicurezza dell’intera supply chain, a comprendere perciò i rapporti tra ogni soggetto e i suoi fornitori
  5. Sicurezza dell’acquisizione, sviluppo e manutenzione dei sistemi e delle reti informatiche, compresa la gestione e la divulgazione delle vulnerabilità
  6. Strategie e procedure per valutare l’efficacia delle misure di gestione dei rischi di cybersecurity
  7. Pratiche di igiene informatica basilari e formazione in materia di sicurezza informatica
  8. Procedure relativa all’uso della crittografia e, se necessario, della cifratura
  9. Misure per la sicurezza delle risorse umane grazie a strategie e politiche di controllo degli accessi (log management) e gestione degli asset
  10. Uso di soluzioni di autenticazione a più fattori o di autenticazione continua, di comunicazioni vocali, video e testuali protette e di sistemi di comunicazione di emergenza protetti all’interno dell’entità, ove opportuno.
Perri dice che c’è un indice sulla valutazione delle competenze, ma io non l’ho trovato (o forse ho capito male); forse nelle interpretazioni.

Entro il 17 ottobre 2024, la Commissione adotta atti di esecuzione che stabiliscono i requisiti tecnici e metodologici delle misure di cui sopra per quanto riguarda i fornitori di:

  • servizi DNS,
  • registri dei nomi di dominio di primo livello (TLD),
  • servizi di cloud computing,
  • servizi di data center,
  • reti di distribuzione dei contenuti,
  • servizi gestiti,
  • servizi di sicurezza gestiti,
  • mercati online,
  • motori di ricerca online,
  • piattaforme di servizi di social network,
  • prestatori di servizi fiduciari.
Alcuni prevedono che siano quindi da applicare:
  • requisiti specifici settoriali stabiliti dalla Commissione (o, in alternativa, requisiti raccomandati da ENISA o dalle autorità nazionali);
  • requisiti di base comuni (o, in alternativa, certificazione ISO/IEC 27001).

Il Belgio (come l’Italia) propone elenchi di misure basati sul NIST CSF: https://ccb.belgium.be/en/cyberfundamentals-framework.

Allo stato attuale (13 marzo 2024) non sono state stabilite le misure da adottare. In Italia sappiamo che adesso, per i soggetti sotto NIS, sono richieste quelle del Framework Nazionale per la Cybersecurity e la Data Protection (https://www.cybersecurityframework.it/framework2) e così in altri Paesi. Forse con la NIS 2 seguiranno altri schemi.

Attenzione che le misure stabilite dagli Stati membri e di cui all’articolo 21 paragrafo 1 della NIS2 vanno applicate a tutte le attività operative operazioni e a tutti i servizi del soggetto interessato, non solo a risorse informatiche specifiche o a servizi critici forniti dal soggetto. Mia interpretazione: per evitare che un soggetto con servizi “sicuri” e “non sicuri” possa essere violato sfruttando le carenze dei servizi “non sicuri” per poi, con movimenti laterali, compromettere anche quelli “sicuri”.

Commento

Personalmente spero sia adottata la ISO/IEC 27001. Potrebbero anche lasciare più scelte ai soggetti. Infatti delegati italiani potrebbero partecipare agli aggiornamenti e alle estensioni della ISO/IEC 27001, e non subire passivamente gli aggiornamenti del NIST.

In tutti i casi, raccomando di cominciare a implementare la ISO/IEC 27001, su cui, eventualmente, innestare le richieste specifiche che saranno fatte. Un’implementazione ISO/IEC 27001 può essere facilmente convertibile per NIST CSF o altri.

Gestione incidenti

Come già previsto dalla Direttiva NIS 1, anche NIS 2 prevede l’obbligo di notifica al CSIRT e alle autorità competenti (oltre che ai destinatari stessi del servizio) degli incidenti significativi (incidenti informatici capaci di impattare in modo significativo sulla fornitura del servizio).

Le comunicazioni al CSIRT dovranno avvenire:

  • Entro 24 ore dalla conoscenza dell’incidente con una notifica di preallarme (questo per attenuare la potenziale diffusione di incidenti e per consentire di chiedere assistenza);
    • deve riportare i dati strettamente necessari se l'incidente significativo è sospettato di essere il risultato di atti illegittimi o malevoli o se potrebbe avere (ossia se è probabile che abbia) un impatto transfrontaliero;
    • deve contenere una valutazione iniziale dell'incidente significativo, comprensiva della sua gravità e del suo impatto, nonché, ove disponibili, gli indicatori di compromissione.
  • Entro 72 ore dalla conoscenza dell’incidente con aggiornamenti rispetto alle informazioni fornite con il preallarme
  • Entro 1 mese dalla conoscenza dell’incidente con una relazione finale a completamento del processo di segnalazione (questo per poter trarre insegnamenti preziosi dai singoli incidenti);
    • la relazione deve essere comprensiva della sua gravità e del suo impatto, il tipo di minaccia o la causa di fondo che ha probabilmente innescato l'incidente, le misure di mitigazione adottate e in corso e, se opportuno, l'impatto transfrontaliero dell'incidente.

Alcuni soggetti sono soggetti a più normative e quindi a diverse modalità di notificazione degli incidenti. In alcuni casi, il recepimento può essere complesso.

Obbligatorietà:

  • Articolo 23, stabilisce quando è obbligatorio notificare;
  • Articolo 30, indica quando la notifica è volontaria (altri incidenti, minacce, quasi incidenti, anche da parte degli altri soggetti).
Nella NIS2 c’è la definizione di “incidente significativo” nell’articolo 23, paragrafo 3: se ha causato o è in grado di causare una grave perturbazione operativa dei servizi o perdite finanziarie per il soggetto interessato o se si è ripercosso o è in grado di ripercuotersi su altre persone fisiche o giuridiche causando perdite materiali o immateriali considerevoli.

Vanno quindi definiti meglio e forse la tabella degli impatti usata per valutare il rischio.

Definiti anche i «quasi incidenti». Un evento che avrebbe potuto compromettere la disponibilità, l'autenticità, l'integrità o la riservatezza di dati conservati, trasmessi o elaborati o dei servizi offerti dai sistemi informatici e di rete o accessibili attraverso di essi, ma che è stato efficacemente evitato o non si è verificato.

La NIS2 istituisce la rete europea delle organizzazioni di collegamento per le crisi informatiche (EU-CyCLONe).

Altri argomenti

La NIS2 prevede ulteriori argomenti:

  • Cooperazione tra Stati membri
  • Sanzioni
  • Punti di contatto nazionali
  • Ruolo dell'ENISA

Questi però non rientrano nelle mie competenze e non li ho approfonditi.

Bibliografia

Sito web del Center for cyber security Belgium: https://ccb.belgium.be/en/choosing-right-cyber-fundamentals-assurance-level-your-organisation. Grazie ad Alessandro Cosenza per la segnalazione.

Presentazione “Directive (EU) 2022/2555 of 14 December 2022 on measures for a high common level of cybersecurity across the Union (“NIS2 directive”)”.

Sito web della UE: https://www.enisa.europa.eu/topics/cybersecurity-policy/nis-directive-new. Però non fornisce indicazioni che io ritengo utili.

Criteri interpretativi sulla NIS2 della Commissione: https://digital-strategy.ec.europa.eu/en/library/commission-guidelines-application-article-4-1-and-2-directive-eu-20222555-nis-2-directive. Grazie a Pierluigi Perri.

Raccomandazione della Commissione, del 6 maggio 2003, relativa alla definizione delle microimprese, piccole e medie imprese (2003/361/CE). Grazie a Giancarlo Caroti.

lunedì 11 marzo 2024

Nuova ISO/IEC 29100

Pubblicata la ISO/IEC 29100:2024 "Information technology - Security techniques - Privacy framework": https://www.iso.org/standard/85938.html.

Le novità principali non sono paticolarmente significative (aggiornati i riferimenti normativi e la bibliografia, cambiato "secondary use” con “secondary purpose”).

Va detto che la ISO/IEC 29100 fissa la terminologia relativa alla privacy nell'ambito delle norme ISO/IEC, in alcuni casi significativamente diversa da quella del GDPR (per esempio usa "PII principal" al posto di "data subject", ossia "interessato").

Forse l'acquisto di 129 CHF non vale lo sforzo, visto che le definizioni sono comunque disponibili sul ISO Online Browsing Platform (OBP): https://www.iso.org/obp/ui.

Grazie a Monica Perego (Idraulica della privacy) per la segnalazione.

 

Accreditamento EA per Europrivacy

Grazie agli Idraulici della privacy, vengo a sapere che EA ha approvato i criteri di Europrivacy per le certificazioni secondo l'articolo 43 del GDPR: https://www.linkedin.com/posts/europrivacy_gdpr-europrivacy-datacontrollers-activity-7172870504884682752-w5x-.

Secondo l'articolo, EA ha esteso quanto già fatto da Accredia. Quindi gli altri organismi di accreditamento potranno riutilizzare il lavoro già fatto.

Sanzione privacy per incompleta informativa

Dalla newsletter del Garante privacy, segnalo il Provvedimento dell'8 febbraio 2024 [9991183]: https://www.gpdp.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9991183.

La cosa che mi ha fatto pensare è che la sanzione è in parte dovuta alla mancata indicazione della base giuridica sull'informativa. Un dettaglio a cui, quindi e giustamente, prestare attenzione.

Sanzione privacy a Unicredit misure di sicurezza

Segnalo, dalla newsletter del Garante privacy, il Provvedimento dell'8 febbraio 2024: https://www.gpdp.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9991020.

Le motivazioni per la sanzione, per una violazione avvenuta a ottobre 2018, sono:

- risposte HTTP del sito di home banking con in chiaro nome, cognome, codice fiscale e codice identificativo dei clienti ed ex clienti (peraltro nota a seguito di vulnerability assessment condotto proprio nei giorni in cui subiva l'attacco);

- mancato controllo della robustezza del PIN scelto dall'utente (evitando, per esempio, quelli composti da sequenze di numeri o coincidenti con la data di nascita).

E' stata condannata anche NTT Data perché aveva dato in subappalto il vulnerability assessment, nonostante il subappalto fosse proibito dal contratto con Unicredit.

C'è da meditare.

Auditing Practice Articles

Segnalo la pubblicazione dell'SC 27 Journal Volume 3, Issue 4 Oct 2023 – Auditing Practice Articles: https://committee.iso.org/sites/jtc1sc27/home/wg2.html.

Si tratta di un insieme di chiarimenti sulla ISO/IEC 27001 non ufficiali scritti dagli stessi esperti del gruppo che ha scritto la ISO/IEC 27001.

Vale la pena leggerli, anche perché troppo spesso opportunità di miglioramento (p.e. di integrazione del SOA o di irrobustimento dei controlli) sono interpretate da troppi auditor e consulenti e docenti come requisiti.

Su questo vale la pensa osservare come molte energie sono spese nella valutazione del rischio e poi nell’implementare i controlli “come nell’Annex A o nella ISO/IEC 27002” e questo sia in contraddizione: la valutazione del rischio deve guidare la scelta dei controlli e di come realizzarli, non il fatto che siano presenti nell’Annex A.

Non c’è solo questo negli articoli e invito a leggerli.

giovedì 7 marzo 2024

Miei webinar su NIS 2 e whistleblowing

Mi vanto un po' e segnalo questi due webinar che terrò prossimamente.

Nel primo, il 18 aprile alle 10.30, parlerò di NIS2: https://www.coretech.it/en/service/event/eventDetail.php?ID=1124.

Nel secondo, l'8 maggio alle 10.30, parlerò di whistleblowing: https://www.coretech.it/en/service/event/eventDetail.php?ID=1125.

Studio ENISA sulla Cyber Insurance

Riccardo Lora (Idraulico della privacy, che ringrazio), mi segnala lo studio ENISA "Cyber Insurance - Models and methods and the use of AI", pubblicato il 21 febbraio: https://www.enisa.europa.eu/publications/cyber-insurance-models-and-methods-and-the-use-of-ai.

Riccardo commenta: il doc è interessante perché evidenzia come è e sarà sempre più complesso per le compagnie trovare il modo di coprire il rischio cyber con gli strumenti adottati finora come il calcolo sullo storico dei sinistri.

Io segnalo quanto segue:

  • il titolo coinvolge l'IA evidentemente per moda, visto che non è un tema così significativo per lo studio;
  • conferma la carenza di dati per poter sviluppare ulteriormente le analisi statistiche;
  • afferma che le ciber-assicurazioni possono dare benefici soprattutto se affiancate da servizi di ciber-assistenza (ma, mi sembra, senza esplicitarli compiutamente).

lunedì 4 marzo 2024

Cybersecurity Certification Scheme europeo ora anche in Italia

Accredia ha pubblicato alcuni chiarimenti in merito al Cybersecurity Certification Scheme europeo recentemente approvato: https://www.accredia.it/2024/02/28/sistema-europeo-di-certificazione-della-cybersicurezza/.

In sostanza, le certificazioni Common criteria secondo il Cybersecurity Certification Scheme europeo dipenderanno da Accredia e ACN.

Ringrazio Franco Vincenzo Ferrari per avermi segnalato la pagina.

Pubblicata la nuova ISO/IEC 27006-1:2024

Pubblicata la nuova versione della ISO/IEC 27006-1 dal titolo " Information security, cybersecurity and privacy protection - Requirements for bodies providing audit and certification of information security management systems — Part 1: General": https://www.iso.org/standard/82908.html.

Questo è uno standard che usano gli organismi di certificazione per le attività di certificazione ISO/IEC 27001 e non fornisce indicazioni utili per le altre organizzazioni.

venerdì 1 marzo 2024

Sanzione privacy a ENEL Energia e misure di sicurezza

Il Garante ha sanzionato per 80 milioni di Euro Enel Energia per non aver protetto adeguatamente i dati di contatto dei propri clienti e, quindi, permettendo ad agenzie di marketing non autorizzate di usarli per contattare tali clienti per attività non autorizzate.

Il Provvedimento (documento 9988710) dell'8 febbraio 2024, segnalatomi da Monica Perego (Idraulica della privacy): https://gpdp.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9988710.

Mi interessano soprattutto le misure di sicurezza contestate:

  • Controllo accessi a 2 fattori, ma che non impedisce l'accesso contemporaneo dello stesso utente da due postazioni distinte e che quindi permette a più persone di usare le medesime credenziali. Questo non mi convince perché un operatore può trovare comodo aprire più istanze della stessa applicazione, come ho sperimentato anche personalmente. Questo però mi permette di capire meglio il perché di una vecchia misura minima del DPR 318 del 1999, che peraltro era già stata oggetto di molte contestazioni all'epoca e infatti non fu ripresa dalle misure minime del D. Lgs. 196 del 2003.
  • Mancata analisi dei log per intercettare tecniche di "sottobosco di marketing", peraltro note e identificabili con analisi dei quantitativi di contratti inseriti.
  • Mancata analisi dei log per identificare connessioni multiple e accessi da locazioni geografiche sospette. La giustificazione da parte di Enel Energia si basa sulla poca significatività di tali analisi, considerando l'uso di dispositivi portatili e del lavoro agile.
  • Accettazione di contratti inseriti da società non presenti nella rete vendita. Non trovo approfondimenti su questo aspetto nel Provvedimento. Io lo collegherei alla scorretta attivazione, alla mancata disattivazione o ai carenti riesami delle utenze delle società.
  • Mancato controllo dei responsabili e dei sub-responsabili.

Non mi interessa analizzare deduzioni e controdeduzioni presenti nel Provvedimento, ma solo prendere nota delle misure considerate necessarie e, per me, da considerare nelle mie attività.

Nuove versioni degli standard per i cambiamenti climatici

Molti avranno notato la pubblicazione di Amendment di numerosi standard ISO e ISO/IEC. In particolare della ISO 9001, ISO/IEC 27001, ISO/IEC 20000-1.

Sono state aggiunte due frasi:

  • nell'ambito della comprensione del contesto (4.1), è richiesto di determinare se il cambiamento climatico è una questione pertinente;
  • nell'ambito della comprensione dei requisiti delle parti interessate (4.2), è stata inserita una nota per segnalare che le parti interessate possono avere requisiti relativi al cambiamento climatico.

Monica Perego (Idraulica della privacy) mi ha segnalato la pubblicazione IAF (l'ente che coordina a livello internazionale gli organismi di accreditamento che, a loro volta, controllano gli organismi di certificazione) dal titolo "IAF-ISO Joint Communiqué on the addition of Climate Change considerations to Management Systems Standards". Si trova tra i comunicati dell'IAF su questa pagina: https://iaf.nu/en/iaf-documents/?cat_id=1.

Parere personale: io prendo molto sul serio il cambiamento climatico e sono convinto si debbano fare molte cose anche urgentemente. Non credo però che questa iniziativa, che può creare anche confusione, porterà significativi miglioramenti. Inoltre ogni edizione degli standard non può essere emendate per più di due volte e questa iniziativa ne toglie una.

Avrei preferito una nota e aggiunte in tutte le nuove edizioni degli standard, mano a mano che escono.

Almeno gli Amendment sono gratuiti per tutti gli standard sul sito www.iso.org. Però bisogna registrarsi e dare il numero di carta di credito (mi sono fermato a questo punto).