mercoledì 15 gennaio 2025

Consenso di entrambi i genitori per la pubblicazione di foto online

Nella newsletter di dicembre 2024 del Garante, una notizia ha titolo "No a foto di minori di 14 anni sui social senza il consenso di entrambi i genitori. Il Garante ammonisce un padre": https://garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/10076607#3.

 

La sintesi: Per postare sui social network immagini che ritraggono minori di 14 anni è necessario il preventivo consenso di entrambi i genitori. Invece se il minore ha compiuto quattordici anni la normativa italiana gli riconosce la facoltà di decidere autonomamente sulla pubblicazione.

 

Il Provvedimento del 13 novembre 2024 [10076481]: https://garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/10076481.

domenica 12 gennaio 2025

US Cyber Trust Mark Program

Il SANS NewsBites Vol. 27 Num. 03 segnala che è stato lanciato il US Cyber Trust Mark Program: https://www.sans.org/newsletters/newsbites/xxvii-3/.

 

Qualche dettaglio in più è fornito dalla pagina della Casa Bianca: https://www.whitehouse.gov/briefing-room/statements-releases/2025/01/07/white-house-launches-u-s-cyber-trust-mark-providing-american-consumers-an-easy-label-to-see-if-connected-devices-are-cybersecure/.

 

Se ho capito correttamente, i requisiti tecnici sono riportati molto sinteticamente dal documento "Profile of the IoT Core Baseline for Consumer IoT Products": https://csrc.nist.gov/pubs/ir/8425/final.

 

Non mi sembra chissà cosa, da quello che ho capito. Ho sempre il timore che tutto si ricondurrà alla "sicurezza di carta", visto che i requisiti tecnici sono pochi e generici, mentre quelli documentali sono tanti e precisi.

 

Vedremo poi quanto si affermerà questo schema, considerando che anche l’EU sta cercando di elaborarne con il CRA (il Cybersecurity act neanche lo considero, visto quanto è lento).

venerdì 10 gennaio 2025

Sull'incidente InfoCert

E' stato pubblicato un mio articolo dal titolo (non mio, perché lo ritengo troppo spavaldo) "Data breach Infocert, ecco gli errori che fanno ancora tutti (o quasi)": https://www.agendadigitale.eu/sicurezza/data-breach-infocert-perche-non-e-solo-un-problema-aziendale/.

Nell'articolo non ho inserito i ringraziamenti a Aldo Colamartino che per primo mi aveva scritto per chiedermi alcune riflessioni sull'evento e a Silvia Canzi per avermi inviato il link a un buon articolo di analisi (https://www.cybersecurity360.it/nuove-minacce/infocert-data-breach-che-e-successo-e-quali-rischi-per-milioni-di-italiani/), per quanto possibile fare finora.

Devo aggiungere, rispetto a quanto pubblicato, che ero rimasto molto sconfortato dagli interventi di alcuni esperti di sicurezza, anche molto competenti, perché avevano postato commenti generici, superficiali, spesso supponenti e, quindi, inutili. Probabilmente le persone non competenti sono state favorevolmente colpite da questi commenti e dai giudizi spietati, ma altri vedono il vuoto di chi o non sa come funziona la sicurezza o fa finta di ignorarlo pur di dire qualcosa.

Troppi commenti, preferendo puntare su lamentazioni generiche, sembravano scritti da persone ignare dei problemi delle aziende e dei gruppi di aziende, tra cui: limiti di budget, scarsa consapevolezza del top management, carenza di risorse, carenza di competenze, complessità dei gruppi di aziende e dei rapporti tra i loro componenti, confusione per i troppi riferimenti normativi e tecnici.

Basterebbe essere stati coinvolti in una delle tante questioni relative alla sicurezza che pongono le aziende e aver partecipato ad almeno una riunione per cercare una soluzione a una qualsiasi di queste questioni per capire che nulla è tanto semplice. E forse per avere un po' più di compassione nei confronti di chi subisce un incidente (anche se è tanto grande).

Dispiace vedere che anche persone competenti non riescono a fermarsi dal commentare qualsiasi cosa, anche senza avere niente da dire. Dispiace vedere che un incidente di sicurezza diventi il centro di un circo e non un momento di vera riflessione.

Mi si scusi per questo sfogo. Spero che però le riflessioni più tecniche pubblicate da Agenda Digitale possano essere di interesse.

mercoledì 8 gennaio 2025

Rapporto annuale Polizia postale

La Polizia postale pubblica annualmente un rapporto annuale sulle sue attività "per la sicurezza cibernetica": https://www.poliziadistato.it/articolo/i-dati-delle-attivita-della-postale-nel-2024 (grazie a Chiara Ponti per la segnalazione).

Purtroppo mancano dettagli sugli attacchi: così dà un quadro troppo generale.

Come cittadino, sono comunque preoccupato dai dati sui reati contro la persona e in particolare i minorenni.

lunedì 6 gennaio 2025

Schema certificazione privacy della CNIL

La CNIL (ossia il Garante privacy francese) ha pubblicato la bozza di uno schema di certificazione per responsabili di trattamenti: https://www.cnil.fr/fr/certification-rgpd-des-sous-traitants-la-cnil-consulte-sur-un-projet-de-referentiel-devaluation.

Grazie alla newsletter di Project:IN Avvocati per aver diffuso questa notizia.

La pagina è solo in francese e la bozza è aperta alle consultazioni.

La CNIL usa il termine "sous-traitant" per i fornitori con ruolo di responsabile di trattamenti e il termine "responsable" per quello che in italiano indichiamo come "titolare".

Non si capisce ancora come funzionerà lo schema, visto che la pagina relativa agli organismi di certificazione non è aggiornata (non solo relativamente a questo schema, ma anche per quello Europrivacy; Europrise neanche lo cita).

Tecnicamente, credo che sia una bella proposta: uno schema orientato alle PMI, meno complesso di quelli già attivi.

Per il resto, mi sembra sempre che sia troppo orientato alla documentazione. Troppi requisiti richiedono di documentare, non di fare. Mi rendo conto che il documentare e il regolare poi dovrebbe portare al fare, ma sempre più mi rendo conto che in tutti gli standard e le linee guide troppi requisiti riguardano il solo documentare e questo inevitabilmente porta a un'interpretazione "cartacea" della sicurezza, come è evidente dai risultati degli audit e dagli investimenti in documentazione (e persone che scrivono), a scapito della sicurezza operativa.

sabato 4 gennaio 2025

European accessibility act (EAA)

Franco Vincenzo Ferrari mi ha segnalato questo articolo dal titolo "Con l’European accessibility act (EAA) l’accessibilità digitale dei prodotti e dei servizi diventa comune per tutti gli Stati UE": https://www.associazionecittadinanzadigitale.org/2024/12/28/con-leuropean-accessibility-act-eaa-laccessibilita-digitale-dei-prodotti-e-dei-servizi-diventa-comune-per-tutti-gli-stati-ue/.

Della Direttiva UE 882 del 2019 e del suo recepimento con il D. Lgs. 82 del 2022 avevo già scritto (https://blog.cesaregallotti.it/2024/04/european-accessibility-act-d-lgs-82-del.html), ma questo articolo ci ricorda la scadenza del 28 giugno e richiama meglio alcune cose.

Cyber resilience act

E' stato pubblicato su Agenda Digitale un mio articolo dal titolo "Cyber resilience act, la sicurezza diventa obbligatoria: cosa cambia per le aziende": https://www.agendadigitale.eu/sicurezza/cyber-resilience-act-la-sicurezza-diventa-obbligatoria-cosa-cambia-per-le-aziende/.

Si tratta quasi di un insieme di appunti, ma può essere un punto di partenza. Come sempre: se vedete errori, segnalatemeli.