lunedì 15 settembre 2014

LinkedIn e social network

Questa è una delle mie piccole storie personali che propino ai miei lettori,
ma ha una morale relativa alla sicurezza delle informazioni.

Negli ultimi mesi ho scritto, per dei clienti, delle regole in merito
all'uso dei social network. Le solite cose: non parlate con gli sconosciuti,
non scrivete cose relative all'azienda per cui lavorate, se dovete usare i
social network per finalità aziendali prestate attenzione a questo e a
quello.

Nello stesso periodo mi sono accorto delle e-mail di LinkedIn che mi
consigliavano di fare gli auguri o di congratularmi con perfetti sconosciuti
con cui però avevo una connessione. In effetti, anche con la speranza di
farmi pubblicità, negli ultimi anni accettavo le connessioni da parte di
tutti. Poi mandavo l'invito ad iscriversi alla mia newsletter e quasi
nessuno accettava.

Non accettavo le connessioni solo quando avevo il sospetto che mi avessero
scambiato per un altro Gallotti, anch'egli ex dipendente di DNV. A questi
chiedevo se per caso avessero fatto confusione, ma anche qui le risposte
sono state pochissime.

Infine ho fatto caso alle richieste che mi arrivavano: erano quelle
standard. E quindi originate da persone intente a preparare qualche phishing
o che per errore hanno premuto qualche bottone di troppo su LinkedIn.

Quindi, visto che un consulente deve essere il primo a dare l'esempio, ho
deciso: a) di rispondere gentilmente agli sconosciuti che mi chiedono la
connessione dicendo che mi connetto solo a persone che conosco nella vita
reale; b) cancellare le connessioni con sconosciuti.

Una prima pulizia mi ha portato da 466 connessioni a 395. Ma ancora molto
resta da fare. Mi scuso con quanti ho cancellato perché mi sono dimenticato
di averli effettivamente conosciuti (però, se non ho mantenuto i contatti o
i ricordi, un motivo ci sarà; o forse è solo l'effetto del mio impegno alla
riservatezza che è diventato smemoratezza?).

La morale finale credo sia ovvia: seguite voi stessi le regole che credete
siano giuste per gli altri.

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