In questi giorni c'è dibattito in merito al "provvedimento antiterrorismo". E' bene ricordare che si tratta ancora di una bozza di Decreto Legge non ancora approvata.
In poche parole: il decreto consentirebbe "l'intercettazione del flusso di comunicazioni anche attraverso l'impiego di strumenti o programmi informatici per l'acquisizione da remoto delle comunicazioni e dei dati presenti in un sistema informatico. In pratica, anche per ragioni non legate all'antiterrorismo, le Forze dell'ordine sarebbero autorizzate a installare malware sui pc a scopi di intercettazione.
Il problema è quindi che si introdurrebbero misure di indagine, nascondendole dietro l'anti terrorismo.
Per saperne di più, segnalo un articolo del Corriere della Sera e un post del deputato Stefano Quintarelli:
- http://www.corriere.it/cronache/15_marzo_25/decreto-antiterrorismo-polizia-p
otra-accedere-pc-italiani-66eea4e2-d319-11e4-9209-9dd80f8535a2.shtml;
- http://stefanoquintarelli.tumblr.com/post/114529278225/una-svista-rilevante-
nel-provvedimento.
Pochi giorni dopo la notizia, il Governo ha fatto marcia indietro:
- http://www.corriere.it/politica/15_marzo_26/renzi-stralcia-antiterrorismo-no
rme-computer-3e07c838-d3a5-11e4-9231-aa2c4d8b5ec3.shtml
Materia certamente da seguire, che permette di riflettere sul livello di libertà che siamo disposti a perdere per essere più sicuri.
Grazie alla mailing list dei "perfezionisti" per la notizia.
Nessun commento:
Posta un commento