Enzo Ascione di Intesa Sanpaolo Group Services mi ha segnalato la pubblicazione della norma UNI 10459:2015 dal titolo "Attvità professionali non regolamentate: Professionista della Security - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza". La norma tratta di sicurezza sia fisica sia delle informazioni (anche se l'accento è sicuramente sulla prima).
Enzo mi ha anche segnalato un articolo in merito:
http://www.snewsonline.com/notizie/attualita/l_evoluzione_del_ruolo_del_security_manager_funzioni_e_profili_del_professionista_della_security_aziendale_
nuova_norma_uni_10459_2015-2939.
Franco Vincenzo Ferrari di DNV GL mi ha segnalato che, sempre in merito agli organismi di vigilanza, è stata recentemente firmata una convenzione tra Accredia e il Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Accredia quindi potrà accreditare gli organismi di certificazione affinché certifichino gli istituti di vigilanza in base alle normative UNI 11068:2005 e UNI CEI EN 50518:2014 relative alle centrali operative e di telesorveglianza, UNI 10891:2000 per gli istituti di vigilanza privata e UNI 10459:2015 riguardante i professionisti della security:
- http://www.accredia.it/news_detail.jsp?ID_NEWS=1819&areaNews=95>emplate=de
fault.jsp.
Personalmente sono un po' perplesso, visto che si tratta di tantissime competenze per cui un esperto che discetti di sicurezza fisica, informatica e investigazioni, alla fine risulta essere un tuttologo senza reali competenze. Ma non vorrei essere inutilmente pessimista (il titolo di una norma UNI che usa il termine "security" e non "sicurezza" mi ha messo di malumore fin dall'inizio).
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