Il documento riepiloga i cambiamenti maggiori rispetto all'edizione del 2008: l'adozione dell'Annex SL e, quindi, un maggiore allineamento con gli altri standard relativi ai sistemi di gestione; il maggiore coinvolgimento della Direzione, anche se solo attraverso il cambiamento del termine "impegno" con "leadership"; la necessità di analizzare non solo l'organizzazione ma anche il contesto in cui opera; l'introduzione di tecniche di valutazione del rischio e la promozione di un "pensiero basato sul rischio"; l'integrazione dei requisiti per i fornitori con quelli per gli outsourcer; l'uso di "informazioni documentate" al posto di "documenti" e "registrazioni".
Trovo molto interessante la parte relativa alle cose NON richieste a chi adotta il nuovo standard;
- non è necessario rimuovere il "referente della Direzione per il sistema qualità"; la norma non lo più richiede esplicitamente, ma non lo vieta neanche; si osservi che oggi è molto più chiaro il fatto che la responsabilità del sistema di gestione per la qualità è della Direzione, ma è anche vero che alcune attività di coordinamento e supervisione dovranno essere assegnate a qualcuno (segnalo che in passato mi divertivo molto ad osservare alcuni auditor perplessi perché in alcune aziende in cui ero consulente il "responsabile qualità" era il Direttore Generale o l'Amministratore Delegato; purtroppo non potrò più godere di questo discutibile divertimento);
- non è necessario buttare via tutti i manuali e le procedure già fatti: se li avete fatti bene, vuol dire che sono utili e vanno mantenuti; osservate che i processi e le attività devono comunque essere stabili e, quindi, un minimo di documentazione è raccomandata; forse vedremo meno documenti inutilmente lunghi per essere "a prova di auditor" e questo sarà un beneficio per tutti;
- rinumerare i documenti esistenti per allineamento con la nuova struttura della norma: io ho sempre pensato che fosse un errore numerare e ordinare i documenti come i capitoli della norma perché su certe cose è l'azienda che deve guidare, non la norma; comunque nessuno vi vieta di rinumerarli;
- riordinare i documenti per allinearli al nuovo standard: ancora una volta ho sempre pensato fosse molto stupido avere il manuale qualità numerato secondo la norma (ma, in Italia, Accredia l'aveva raccomandato...) perché un manuale scritto così spesso era di difficile lettura per il personale medio di un'azienda (e infatti non era usato come "manuale", ma come "presentazione" neanche tanto chiara, come ricordo bene dalle mie precedenti esperienze di lavoratore dipendente);
- modificare i documenti esistenti per adottare la nuova terminologia: non ho mai condiviso l'idea che chi adotta la ISO 9001 debba anche adottarne la terminologia (e, per esempio, usare "non conformità" e non "difettosità" o "azioni correttive e preventive" e non "azioni di miglioramento"), ma non la ritengo infondata; bisogna però evitare di modificare termini chiari ("procedure", "istruzioni", "registrazioni") con termini oggettivamente poco chiari ("informazioni documentate").
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