sabato 23 dicembre 2017

Qualche spunto sul DPO

Il (solito) Pierfrancesco Maistrello mi ha segnalato che il Garante ha aggiornato le faq sul DPO ed emanato uno schema tipo di nomina e un modello per comunicare al garante gli estremi del DPO:
- http://www.gpdp.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/7322110.

La notizia è poi finita sulla newsletter del Garante, ma Pierfrancesco me l'ha fornita con largo anticipo insieme a qualche commento che io riprendo:
- lo schema di nomina del DPO è standard, quindi non lascia spazio a nulla di eccitante, ma è comunque comodo;
- la nomina del DPO per società in-house o partecipate di PA non è obbligatoria, ma fortemente consigliata;
- la posizione del DPO interno (dirigente, o "funzionario di alta professionalità", che sia in contatto con il vertice) non sembra di immediata individuazione in tutte le tipologie di PA;
- certificazioni DPO: utili solo come indicazione di competenze;
- come si nomina: schema tipo, più comunicazioni al garante dei suoi estremi;
- interessante notare che: il DPO nelle FAQ del Garante è sempre una persona fisica;
- può esserci più di un DPO? domanda interessante per le grandi PA, ma la risposa è NO, il DPO è uno, gli altri sono figure di supporto per lui (sia interno che esterno);
- cosa può fare il DPO oltre a quello che prevede la normativa? Difficile dirlo, visto che questo punto è in garantese stretto, che non dice nulla di nuovo, ma conferma che è il titolare a decidere se assegnare altri compiti a figure già ingolfate di attività (ad esempio il responsabile per la prevenzione della corruzione o altri ruoli) o come assegnare compiti in assenza di conflitto di interessi.

In definitiva, le FAQ diradano qualche nebbia, ma non completamente.

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