Sandro Sanna mi ha segnalto alcuni articoli in merito all'US Clean network
program.
Il primo è in Italiano e ha titolo "Trump firma il decreto che vieta TikTok
e WeChat negli Stati Uniti":
http://amp.ilsole24ore.com/pagina/ADR3pLi.
Il secondo è la pagina sull'iniziativa The Clean Network dell'US Department
of State, ovviamente favorevole all'iniziativa:
- https://www.state.gov/the-clean-network/.
Il terzo è molto critico sull'iniziativa e ha titolo "The Hidden, Dirty
Secrets Behind the US Clean Network Program" (e mi si scusi, ma mi lascia
starnito il fatto che l'autore abbia un nome che suona cinese; non metto in
dubbio le sue competenze e la sua integrità, ma tutto suona assurdo):
- https://www.globaltimes.cn/content/1197211.shtml.
Pensavo di non aver nulla da dire in merito, anche perché non so nulla in
merito. So solo che la guerra sul 5G non è tanto sulla sicurezza, ma
economica (visto che ovviamente l'acquisto di apparati 5G fatti negli USA
favorirebbe l'industria statunitense!) e che puntare il dito sui social e
sugli IM cinesi non toglie i dubbi sui social e sugli IM statunitensi.
Ed è proprio su queste cose che ho un'idea strana nella testa: perché ci
facciamo tante paranoie sulla sicurezza dei servizi cinesi (e anche a quelli
italiani) e invece diamo tutti i nostri dati agli statuntensi? Le aziende
usano sempre più i servizi pubblici e gratuiti, anche per scambiarsi dati
molto critici, senza pensare a quanto questi siano oggetto di analisi da
parte di soggetti non identificati. Ecco quindi che penso che dovremmo farci
un "programma di pulizia informatica" anche in casa e in azienda. Ma non è
per niente facile e forse, oggi, impossibile.
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