Gabriele Marelli mi ha inviato un commento sul post "Minacce e attacchi:
caso di SIM swap":
http://blog.cesaregallotti.it/2021/03/caso-di-sim-swap.html.
Riporto nel seguito le sue parole e lo ringrazio.
Condivido la sua osservazione sul fatto che appaia strano che la banca abbia
risarcito il cliente pur non avendo una reale colpa per l'attacco e,
aggiungo, pur avendo negato le proprie responsabilità nella risposta fornita
al cliente. E in effetti in casi simili è raro leggere notizie di rimborsi,
anche in relazione a presunte o potenziali corresponsabilità del
correntista.
In questo caso mi sembrano però dirimenti i punti 3, 4 e 15.7 della perizia
del Dott. Rapetto (e forse anche l'autorevolezza del perito…), che si
riferiscono ad una procedura di "Recall", forse colpevolmente non eseguita o
eseguita fuori termine da parte della Banca, o forse eseguita correttamente
e che quindi ha consentito di recuperare i fondi indebitamente sottratti.
E' infatti evidente che in questo caso specifico sussistessero le condizioni
per l'applicazione della suddetta procedura (BEU eseguito in modo
fraudolento + richiesta di "Recall" entro 10 giorni lavorativi).
Senza questo elemento a mio avviso l'esito non sarebbe stato così scontato.
Temo che il diffuso e ormai annoso problema dello "SIM Swap" permanga…
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