lunedì 27 agosto 2012

Tribunali e Dropbox


Mi hanno segnalato che la consegna agli avvocati delle copie dei fascicoli della Procura del Tribunale di Pisa avviene attraverso Dropbox dopo opportuna richiesta dell'avvocato stesso.

Trovate conferma al link
http://www.procura.pisa.it/rilascio_digitale.aspx e poi leggendo il "Modulo di adesione al servizio di rilascio copie atti in formato digitale".

La cosa, inizialmente, mi ha lasciato perplesso. Però poi ho pensato queste cose:
- l'uso di DropBox coinvolge solo un fornitore esterno contro i due della mail (uno per mittente e uno per destinatario, senza contare i partner intermedi utilizzati per la trasmissione)
- DropBox obbliga ad avere una connessione cifrata verso il server, cosa che non sempre succede con l'email
- il Tribunale potrebbe comunque gestire le connessioni verso i propri sistemi informatici, ma non è detto che i propri sistemisti siano più affidabili di quelli di DropBox (a meno che non si soffra della sindrome di Fort Apache)
- se il Tribunale gestisse delle connessioni verso sistemi interni, difficilmente potrebbe gestire le credenziali in modo più efficiente e efficace di quanto non faccia DropBox
- DropBox soddisfa i criteri di privacy previsti dalla nostra normativa (aderisce a Safe Harbour, come mi ha segnalato Valerio Vertua, Legal & Privacy Director di CSA)

Alla fine, ho concluso che DropBox è un'ottima soluzione per la consegna di documenti tra aziende diverse, anche riservati. Potrei anche non avere considerato qualche cosa e per questo attendo contributi dai miei lettori.

Una sola cosa mi ha lasciato perplesso: se il Tribunale sta usando DropBox in modalità gratuita, cosa succederà quando avrà superato i 2 GB di capacità (i fascicoli, se poi hanno fotografie, mi immagino possano essere anche pesanti)? Viste le complesse procedure seguite dalla Pubblica Amministrazione per i pagamenti, non oso immaginarlo.

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