Monica Perego mi segnala questo emendamento ad un DDL in discussione al Parlamento:
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Emendc&leg=17&id=1029112&idoggetto=1035671.
Questo il commento di Monica: "questa è la legge delega che non abroga il codice ma dice che va integrato con il Regolamento". Monica non lo dice, ma lo sottintende: avevano torto quelli che davano per abrogato il D. Lgs. 196 dopo l'entrata in vigore del GDPR (e purtroppo alcuni lo dicevano con troppa indisponenza).
Quindi quanto recita l'art. 99 del Regolamento quando dice "Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri" va letto come la possibilità per i paesi membri di applicarlo così com'è piuttosto che applicarlo adeguando le normative vigenti nei singoli paesi membri. In effetti non ho trovato scritto da nessuna parte che il 2016/679 abroga le normative dei singoli stati membri.
RispondiEliminaPerò non trovi che il rischio sia di arrivare al 20 maggio e di non avere tutte le info necessarie a essere conformi ad un impianto che dal 25 maggio potenzialmente può essere motivo di sanzioni milionarie?
Grazie.
Stefano dg
No. Non è consentita alcuna "possibilità". I Paesi DEVONO applicarlo così com'è.
RispondiEliminaPossono aggiungere (per esempio, le sanzioni penali).
Un Regolamento europeo non "abroga" le normative. Ma, per un accordo UE (non chiedermi i riferimenti esatti!) se una normativa nazionale è in conflitto con un Regolamento europeo, allora prevale il Regolamento.
Quindi: se un requisito del Dlgs 196 è in conflitto con il GDPR, allora da maggio 2018 non sarà più valido; se invece non è in conflitto, ma "in aggiunta" sarà ancora valido.
Per chi l'ha seguito, la stessa cosa è successa per il Regolamento eIDAS e il nostro CAD.
Le informazioni ci sono tutte, ma bisogna saperle trovare. Non è difficile, ma neanche facile facile. Insomma: bisogna studiare un po'.
Ok, così torna anche a me: leggendo velocemente l'emendamento mi era sorto qualche dubbio, ma è da settimane che "litigo" con qualche amico avvocato sul fatto che la 196/2003 morirà il 24/5/2018. E questa è la prova che non sarà così.
RispondiEliminaGrazie.
Che dirti? I tuoi amici avvocati sbagliano (credo si debbano studiare i trattati di Roma e/o una sentenza della Corte di Cassazione 170 del 1984, ma sto ripetendo a pappagallo senza aver verificato).
RispondiEliminaSpero non abbiano fatto troppo i saputelli, come purtroppo fanno in troppi (anche io, ahimè). C'è una legge (psicologica): chi è competente su una roba si dimentica di essere incompetente su una roba "vicina". Quando l'ho scoperto mi ha dato da pensare.
Quest'ultimo è un ottimo spunto, ed è un rischio reale.
RispondiEliminaPer indole tendo a verificare prima di espormi, ma senza dubbio a volte l'ego ci spinge a fare i fenomeni. E non va bene. Grazie ancora e alla prossima.