lunedì 28 ottobre 2019

Telecamere sul posto di lavoro e nel processo penale

Sull'uso delle telecamere, recentemente sono arrivate due notizie.

La prima la fornisco in modo molto sintetico perché non ho molto di più. Però dal titolo si capisce molto: "La violazione della disciplina privacy non è motivo di inutilizzabilità delle videoriprese nel processo penale".
- https://www.forensicsgroup.eu/2019/10/la-violazione-della-disciplina-a-tutela-della-privacy-non-puo-costituire-uno-sbarramento-rispetto-alle-preminenti-esigenze-del-processo-penale/.

La seconda è invece un intervento del nostro Garante su una sentenza della Corte di Strasburgo. Il comunicato "Telecamere sul luogo di lavoro: dichiarazione di Antonello Soro, Presidente del Garante per la privacy, su sentenza Corte di Strasburgo":
- https://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9164334.

Mi pare che si possa sempre ritrovare il rispetto del principio di proporzionalità (ossia installazione sulla base di sospetti circostanziati, tempo e area limitati, mancanza di alternative per dimostrare l'evento). Copio e incollo: La videosorveglianza occulta è, dunque, ammessa solo in quanto extrema ratio, a fronte di "gravi illeciti" e con modalità spazio-temporali tali da limitare al massimo l'incidenza del controllo sul lavoratore. Non può dunque diventare una prassi ordinaria.

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