Sulla questione del DPO avvocato, si è inserita anche l'Autorità garante della concorrenza. Nel bollettino 1/2020 si trova infatti la decisione AS1636:
- https://www.agcm.it/pubblicazioni/bollettino-settimanale/2020/1/Bollettino%201/2020.
In breve: "l'Autorità auspica che le amministrazioni in indirizzo valutino con attenzione i requisiti da inserire nei propri bandi per la selezione dei RPD al fine di evitare restrizioni all'accesso alle selezioni che possano risultare sproporzionate e ingiustificate". In particolare dice: "con specifico riferimento al requisito dell'iscrizione all'albo professionale degli avvocati, esso appare discriminatorio e non giustificato".
Grazie a Pierfrancesco Maistrello per averlo segnalato agli Idraulici della privacy.
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