martedì 17 settembre 2013

Dei delitti, delle contravvenzioni e della privacy nella 231 (errata corrige)

Paolo Cupola, che ringrazio molto, mi ha fatto notare il grossolano mio
errore nel post "Privacy e 231":
- http://blog.cesaregallotti.it/2013/09/privacy-e-231.html

L'articolo 9 del DL 93 del 2013 inserisce nel Dlgs 231 del 2001 i
delitti previsti dal Dlgs 196 del 2003 dall'articolo 167 all'articolo 172.

Nel Dlgs 231 del 2001 sono quindi riportati solo i reati di: trattamento
illecito dei dati, falsità nelle dichiarazioni e notificazioni al Garante,
inosservanza dei provvedimenti del Garante.

Nel Dlgs 231 del 2001 NON sono riportati i reati di: omissione di adozione
delle misure minime di sicurezza, svolgimento di indagini sulle opinioni dei
lavoratori, controllo a distanza dei lavoratori con impianti audiovisivi (questi ultimi sui lavoratori sono riportati dalla Legge 300 del 1970 a cui fa riferimento l'articolo 171).

Questo perché sono riportati nel 231 i "delitti" previsti dal Codice Privacy e
non le "contravvenzioni". I "delitti" sono quelli che prevedono le sanzioni
di morte, ergastolo, reclusione e multa, mentre le "contravvenzioni" sono
quelle che prevedono le sanzioni di arresto e ammenda. Solo gli articoli 167
(trattamento illecito), 168 (falsità di dichiarazioni) e 170 (inosservanza
dei Provvedimenti) parlano di "reclusione" (non prevedono "multe") e quindi
sono "delitti". Gli articoli 169 (misure minime) e 171 (sui lavoratori,
rimandando alla Legge 300 del 1970) parlano di "arresto" e "ammenda" e
quindi sono "contravvenzioni" e pertanto non rientrano nel Dlgs 231.

Il riferimento è l'articolo 17 del Codice Penale.

Mi scuso con tutti per l'errore. Meno male che il DL non è ancora stato
convertito in Legge e quindi forse non ho fatto troppi danni...

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